UN LETTORE – BERGAMO
Il mio parroco
ha celebrato un matrimonio nella
principale Messa domenicale, sebbene
ciò sia vietato dal vescovo. Come
mai questa proibizione?
Secondo il rituale in vigore (cfr. n. 28), l’ assemblea eucaristica domenicale sarebbe il luogo più consono per celebrare la nascita di una nuova famiglia cristiana. Prassi ideale che, però, presuppone sposi che nell’ assemblea eucaristica si sentano veramente a casa, perché abituati a parteciparvi, e familiari e amici che non siano solo presenti per la “cerimonia”. Dispiace dirlo, ma sovente non è così. Al punto che per salvaguardare la dignità della celebrazione eucaristica e rispettare l’ abituale assemblea di coloro che intendono pregare con una partecipazione interiore ed esteriore, attenta e devota, ci si vede costretti a collocare i matrimoni al di fuori dell’ assemblea eucaristica domenicale, a prescindere, talvolta, dalle corrette intenzioni degli sposi, se non altro, ben formati dal corso di preparazione.